Accertamenti in corso per incendio Stir Giugliano dello scorso 19 agosto
Data Pubblicazione: 22-ago-2025
(aggiornamento ven 22 ago 2025 - 13.10)
Il monitoraggio di diossine, furani, policlorobifenili dispersi in aria, effettuato in data 20-21 agosto con un campionatore ad alto flusso posizionato nei pressi dell’impianto Stir di Giugliano (Na), ha restituito risultati inferiori al limite di quantificazione della metodica utilizzata. Per un quadro più ampio delle attività svolte dall'Arpa Campania in relazione all'incendio in questione, si rimanda al precedente aggiornamento pubblicato ieri sul sito arpacampania.it
(aggiornamento gio 21 ago 2025 - 19.00)
La stazione di monitoraggio della qualità dell’aria ubicata all’interno dell’impianto di trattamento rifiuti Stir di Giugliano (Na), dove nel primo pomeriggio del 19 agosto 2025 si è sviluppato un incendio che ha interessato in particolare il biofiltro, ha rilevato, in concomitanza con l’evento, un incremento delle concentrazioni di alcuni inquinanti, in particolare monossido di carbonio (CO) e composti aromatici della famiglia dei BTX (benzene, toluene e m&p-xilene). Inoltre, i dati hanno evidenziato un consistente aumento delle concentrazioni medie giornaliere di polveri sottili (PM10 e PM2.5).
In dettaglio, nella giornata del 19 agosto le concentrazioni medie giornaliere sono risultate pari a circa 110 µg/m³ (microgrammi per metro cubo) per il PM10 e 75 µg/m³ per il PM2.5, contro valori di 45,8 µg/m³ e 22,6 µg/m³ rispettivamente registrati il giorno successivo. Per il PM10 si è pertanto riscontrato il superamento del valore limite giornaliero di 50 µg/m³ stabilito dalla normativa vigente (D.Lgs. 155/2010), da non superare più di 35 giorni all'anno, mentre per gli altri parametri monitorati non sono stati osservati superamenti dei limiti normativi.
Nei giorni successivi all’evento le concentrazioni rilevate dalla stazione sono rientrate su livelli sensibilmente più bassi.
Presso il luogo interessato dall’incendio è inoltre in corso il monitoraggio di diossine, furani, policlorobifenili diossina-simili dispersi in aria, i cui risultati verranno diffusi non appena disponibili.
(immagine di archivio)