Acque di Balneazione: acque superficiali nella quale l'autorità competente prevede che un congruo numero di persone pratichi la balneazione e non ha imposto un divieto permanente di balneazione, né emesso un avviso che sconsiglia permanentemente la balneazione

Stagione balneare: il periodo di tempo compreso fra il 1° maggio e il 30 settembre di ogni anno, salvo eccezioni dovute a motivi climatici, in cui le acque vengono utilizzate per la balneazione

Autorità competente: l'autorità o le autorità che uno Stato membro ha designato per garantire il rispetto delle prescrizioni di legge a qualsiasi altra autorità o organismo cui è stato delegato tale ruolo

Monitoraggio delle acque di balneazione: Il controllo, ai sensi della normativa in materia, della qualità delle acque di balneazione a tutela della salute umana e ambientale

Punto di monitoraggio: la stazione di monitoraggio localizzata all'interno di ciascuna acqua di balneazione, nella quale si prevede il maggior afflusso di bagnanti o il rischio più elevato di inquinamento in base al profilo delle acque di balneazione

Inquinamento: presenza di contaminazione microbiologica o di altri organismi o di materiale/sostanza che influiscono sulla qualità delle acque di balneazione e comportano un rischio per la salute dei bagnanti

Inquinamento di breve durata: contaminazione microbiologica le cui cause sono chiaramente identificabili e che si presume normalmente non influisca sulla qualità delle acque di balneazione per più di 72 ore circa dal momento della prima incidenza e per cui l'autorità competente ha stabilito procedure per prevedere e affrontare tali episodi

Divieto permanente: divieto di balneazione della durata almeno di un'intera stagione balneare

Divieto temporaneo: divieto di balneazione al superamento dei parametri di legge

Profilo delle acque di balneazione: Contiene l'ubicazione del punto di monitoraggio, la descrizione delle caratteristiche fisiche, geografiche e idrologiche delle acque di balneazione, l'identificazione e la valutazione delle eventuali cause di inquinamento, la valutazione del potenziale di proliferazione ciano batterica, di macroalghe e/o fitoplancton. In caso di inquinamento di breve durata riporta le previsioni circa la natura, la frequenza e la durata dell'inquinamento incluse le misure di gestione adottate e le scadenze fissate per l'eliminazione di dette cause nonché le coordinate degli organismi responsabili della loro adozione; ciascun profilo può riguardare una singola acqua di balneazione o più acque di balneazione contigue.

Valutazione della qualità delle acque di balneazione: Valutazione della qualità delle acque sulla base dei dati di 4 stagioni di monitoraggio e secondo quattro classi: scarsa, sufficiente, buona e eccellente.

Classificazione delle acque di balneazione: In seguito alla valutazione le acque sono classificate, conformemente ad alcuni criteri specifici, in quattro livelli di qualità: scarsa, sufficiente, buona o eccellente. La categoria «sufficiente» è la soglia minima di qualità alla quale devono giungere tutti gli Stati membri entro la fine della stagione 2015.

Situazione anomala: un evento o una combinazione di eventi che impattano sulla qualità delle acque di balneazione nella zona in questione e il cui verificarsi e' previsto in media non più di una volta ogni quattro anni

Proliferazione cianobatterica: un accumulo di cianobatteri sotto forma di fioritura, stratificazione o schiuma

Enterococchi intestinali: microorganismo (coccobacillari gram negativi), più strettamente correlati al tratto intestinale degli animali a sangue caldo. La loro presenza nell'acqua evidenzia una contaminazione fecale recente, in quanto hanno una vita media di pochi giorni

Escherichia coli: microorganismi (coccobacillari gram negativi) normalmente presenti in natura nell'acqua e nel suolo considerato, insieme agli enterococchi classici indicatori di contaminazione delle acque. Sono batteri ubiquitariamente con una densità media di 109 Unità Formanti Colonie per grammo (UFC/g)