Banner
Siti Contaminati

I siti contaminati, disciplinati dal titolo V della parte IV del D.Lgs. 156/2006, sono quelle aree nelle quali, a causa di attività antropiche pregresse o in atto, si è determinato un inquinamento delle matrici ambientali. In particolare, un sito è definito potenzialmente contaminato quando nelle matrici ambientali "suolo", "sottosuolo", "materiali di riporto" e "acque sotterranee", viene accertato il superamento di uno o più valori di concentrazione soglia di contaminazione (CSC) definiti nelle tabelle 1 e 2 dell'allegato 5 alla parte IV Titolo V del D.Lgs. n.152/2006.
Un sito è definito invece contaminato quando viene verificato il superamento delle concentrazioni soglia di rischio (CSR), calcolate attraverso l'applicazione della procedura di analisi di rischio sanitario - ambientale sito specifica, di cui all'Allegato 1 alla parte IV Titolo V del D.Lgs. 152/2006.

Le strutture tecniche agenziali
L'ARPAC, nel corso degli anni, ha sviluppato una serie di strutture specialistiche, centrali e periferiche, che le consentono di svolgere i propri compiti istituzionali di controllo tecnico ed analitico dei siti contaminati. In base al vigente regolamento organizzativo aziendale le principali attività in materia di siti contaminati vengono svolte da:

Laboratorio regionale siti contaminati;
Laboratorio regionale diossine;
Laboratorio regionale amianto ed inquinamento atmosferico;
U.O. Siti Contaminati e Analisi di Rischio;
U.O. Rifiuti ed Uso del Suolo;
U.O. Suolo, Rifiuti e Siti Contaminati dei Dipartimenti Provinciali.

 

Il Laboratorio regionale siti contaminati è una unità operativa semplice della U.O.C. Leggi tutto

"Siti Contaminati e Bonifiche" afferente alla Direzione Tecnica dell'Agenzia; opera su scala regionale per la esecuzione di tutte le determinazioni analitiche previste dalle normative vigenti in materia di suolo di siti contaminati e bonifiche e l'esecuzione di tutte le determinazioni analitiche per le acque sotterranee di siti contaminati, esclusivamente per la Provincia di Napoli.

 

Il Laboratorio regionale diossine è anche esso una unità operativa semplice della U.O.C. "Siti Contaminati e Bonifiche" della Direzione Tecnica dell'Agenzia; opera su scala regionale per la esecuzione delle determinazioni analitiche di diossine, furani, e PCB dioxinlike su tutte le matrici ambientali e sui rifiuti previste dalla normativa vigente.

 

Il Laboratorio regionale amianto ed inquinamento atmosferico del Dipartimento di Salerno (Area Analitica) opera su scala regionale per le attività analitiche relative alla determinazione dell'amianto su tutte le matrici ambientali e sui rifiuti.

L'U.O. "Siti Contaminati e Analisi di Rischio" è una unità operativa semplice della U.O.C. "Siti Contaminati e Bonifiche" della Direzione Tecnica dell'Agenzia ha competenze tecnico-ingegneristiche in materia di siti contaminati e bonifiche,  di analisi di rischio sanitario ambientale, oltre ad effettuare raccolta dati e gestione di database dedicati ai siti contaminati. Nel dettaglio l’Unità Operativa assicura:

  •      l'acquisizione, gestione ed elaborazione dei dati per l'aggiornamento costante del database dell'anagrafe dei siti da bonificare e dei censimenti del Piano Regionale di Bonifica;
  •      l'acquisizione, gestione ed elaborazione dei dati per l'implementazione del SIT del Piano Regionale di Bonifica;
  •      l'esame e la predisposizione dell'istruttoria tecnica dei Documenti di Analisi di rischio in accordo con i Dipartimenti competenti;
  •      il supporto tecnico-scientifico, nelle materie di competenza, alla Regione Campania e ad altri Enti ed Istituzioni;
  •      l'aggiornamento costante sulla evoluzione della normativa di settore;
  •      il coordinamento e realizzazione di specifici progetti;
  •      lo sviluppo e la gestione dei sistemi informativi geografici e cartografici;
  •     la predisposizione di piani di caratterizzazione di aree pubbliche e/o di competenza pubblica su richiesta degli enti interessati;
  •     la realizzazione ed aggiornamento di interventi di subperimetrazione e di censimento nei siti di interesse nazionale;
  •    l'esame e predisposizione dell'istruttoria tecnica degli elaborati progettuali relativi a piani di caratterizzazione, progetti di bonifica, progetti di messa in sicurezza, relativi ad aree incluse nel perimetro dei siti di interesse nazionale, in accordo con i Dipartimenti competenti;
  •    l'aggiornamento costante in materia di bonifica di siti contaminati, sia dal punto di vista tecnico che delle evoluzione della normativa di settore;
  • la predisposizione di protocolli e linee guida, anche in ambito SNPA.

 

L'Unità Operativa "Rifiuti ed Uso del Suolo" coordinata dalla U.O.C. "Monitoraggi e Controlli" della Direzione Tecnica, in particolare assicura:

  • il coordinamento tecnico scientifico, il controllo e la sintesi continua delle attività dell'Agenzia in materia di controllo sull'uso del suolo;
  • lo studio, monitoraggio e valutazione delle pressioni antropiche sul suolo, in particolare quelle generate dalle attività agricole ed agroindustriali;
  • il supporto tecnico-scientifico alla Regione Campania ed agli altri Enti ed istituzione nelle materie di competenza.

 

Infine, nell'ambito dei Dipartimenti Provinciali le attività svolte in materia di siti contaminatiriguardano principalmente i controlli effettuati dalle U.O. Suolo, Rifiuti e Siti Contaminati delle Aree Territoriali. Dette unità operative assicurano, ognuna sul territorio di propria competenza, tra le altre cose:

  • attività di ispezione, controllo e campionamento di suolo ed acque sotterranee di siti contaminati;
  • predisposizione dei Piani delle Attività con i soggetti obbligati alla caratterizzazione dei siti contaminati;
  • validazione delle attività di caratterizzazione e bonifica di siti contaminati;
  • predisposizione delle relazioni tecniche a supporto della Provincia per il rilascio della "Certificazione di Avvenuta Bonifica";
  • istruttoria tecnica degli elaborati progettuali per aree non ricadenti nei SIN;
  • supporto tecnico-scientifico nelle materie di competenza agli Enti territoriali;
  • formulazione di pareri e giudizi sulle attività di competenza;
  • l'aggiornamento costante sulla evoluzione della normativa di settore;
Nascondi

Le principali attività che l'Agenzia espleta in materia di siti contaminati e bonifiche per il tramite delle proprie strutture centrali e periferiche sono le seguenti:

istruttoria ed espressione di parere tecnico alle Autorità competenti (Regione Campania o Ministero dell'Ambiente per i SIN) sugli elaborati progettuali relativi a procedimenti di bonifica (piani di caratterizzazione, documenti di analisi di rischio, progetti di bonifica).

vigilanza e controllo sulla esecuzione degli interventi di caratterizzazione e bonifica;

predisposizione di piani di caratterizzazione di siti di competenza pubblica su richiesta delle PP.AA. competenti;

supporto alla Regione Campania nella predisposizione di atti di pianificazione e programmazione;

determinazioni analitiche previste dalla normativa vigente su suolo, rifiuti, acque sotterranee ed acque superficiali di siti contaminati.

 

Il Laboratorio regionale siti contaminati effettua su scala regionale le determinazioni analitiche previste dalle normative vigenti in materia di suolo di siti contaminati e bonifiche.

Nei grafici sottostanti, relativamente al triennio 2014 – 2016,  sono riportati il numero di campioni di suoli analizzati ed il numero di campioni non conformi per ciascuna Provincia.

Nelle relative tabelle sono invece riportate, per provincia, le frequenze con le quali un dato analita è risultato non conforme ai valori delle  Concentrazioni Soglia di Contaminazione, di seguito riportato come "CSC",  previsti per i suoli ad uso verde pubblico, privato e residenziale, di cui alla tab.1 all. 5 titolo V parte IV Dlgs. 152/06 colonna A. In parentesi, in rosso, sono invece indicati i superamenti delle CSC per i suoli ad uso Commerciale e Industriale di cui alla tab.1 all. 5 titolo V parte IV Dlgs. 152/06 collonna B.

 

Concentrazioni Soglia di Contaminazione

Il superamento delle CSC per il berillio e lo stagno è ascrivibile a valori di fondo naturale per la presenza di depositi vulcanoclastici, come riscontrato in diversi siti del territorio regionale.

(1) Con riferimento alla Legge 11 agosto 2014, n. 116 di Conversione del D.L. 91/2014 ("Competitività")

"Disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientale e l'efficientamento energetico  dell'edilizia scolastica il contenimento delle tariffe elettriche, il rilancio  e lo sviluppo delle imprese"

Il parametro "Stagno" di cui alla  tabella  1  dell'allegato  5  al  Titolo  V  della  Parte  quarta  del  decreto  legislativo  3 aprile 2006, n. 152,  è stato sostituito da "Composti organo­stannici".

Sulla base dei Piani di caratterizzazione già approvati, la determinazione dello stagno è stata comunque effettuata nel biennio 2014 -2015.

                                              

(2)Tabelle riepilogative di tutti i parametri relativi agli anni 2014, 2015201620172018 , 2019 e 2020.

 

 

Il Laboratorio Regionale Siti Contaminati ha inoltre svolto attività analitiche a supporto dei Dipartimenti Provinciali che hanno riguardato, prevalentemente, determinazioni strumentali di metalli pesanti e microinquinanti organici su campioni di sedimenti ed acque (sotterranee, superficiali e di scarico).

 

Scarica Tabella riepilogativa anno 2014

Scarica Tabella riepilogativa anno 2015

Scarica Tabella riepilogativa anno 2016

Scarica Tabella riepilogativa anno 2017

Scarica Tabella riepilogativa anno 2018

Scarica Tabella riepilogativa anno 2019

Scarica Tabella riepilogativa anno 2020

Scarica la statica REDI 2020-2023

Scarica la statistica RESC-RERI 2020

Scarica la statistica RESC-RERI 2021

Scarica la statistica RESC-RERI 2022

Scarica la statistica RESC-RERI 2023

Linee Guida

       Attuazione dell'art. 242-ter, comma 3, decreto legislativo 152/2006.

Determinazione valori di fondo

Progetto per la determinazione del fondo dei suoli di "Napoli Orientale";

Valori di fondo di Be, Sn e V nei terreni dell'area Laghetti di Castel Volturno;

 

Monitoraggio della Falda di "Napoli Orientale" - Protocollo

"Protocollo operativo per campagna coordinata del monitoraggio delle acque di falda per il Sito di interesse nazionale "Napoli Orientale";

Modello Tabella di Sintesi;

Modello Tabella di Monitoraggio.

 

Linee guida Indagini preliminari

Decreto Dirigenziale n. 796 del 09/06/2014

Linee Guida per la predisposizione e l'esecuzione delle indagini preliminari

 

Analisi di Rischio Siti Pubblici

SIN "Napoli Orientale"

Agenzia del Demanio

Area Abbandonata in via Galileo Ferraris

Capannoni industriali in via Murelle a Pazzigno

Capannoni industriali in via Pazzigno

Ex area industriale Cirio Eurolat

Impianto di depurazione di San Giovanni a Teduccio

M.C.T.C.

Officini e depositi Ponte dei francesi

Officine Brin

Aree Residenziali Sociali ed Agricole

SIN "Bagnoli - Coroglio"

Analisi di Rischio sito specifica Aree Pubbliche SIN "Bagnoli - Coroglio"

Ex SIN "Litorale Domitio Flegreo ed Agro Aversano"

Analisi di Rischio Discarica Comunale "Località Polledrara" - Comune di Cellole (CE);

Analisi di Rischio Discarica Comunale "Località Renella" (Contrada Cancellone) - Comune di Falciano del Massico (CE);

Analisi di Rischio Discarica Comunale "Località San Giorgio" - Comune di Orta di Atella (CE);

Analisi di Rischio Ex Mattatoio Comunale – Via Trivicillo - Comune di San Nicola la Strada (CE);

Analisi di Rischio Ex Mattatoio Comunale – Corso Europa - Comune di Melito di Napoli (NA);

Analisi di Rischio Ex Mattatoio Comunale – Via Fascione - Comune di Pozzuoli (NA);

Analisi di Rischio Ex Mattatoio Comunale – Via Jan Palach - Comune di Santa Maria Capua Vetere (CE);

Analisi di Rischio Ex Mattatoio Comunale – Corso Italia - Comune di Villaricca (NA);

Analisi di Rischio "Località Sacchi" - Comune di Marcianise (CE);

Analisi di Rischio "Località Sant'Antonio" - Comune di Santa Maria la Fossa (CE)

 

Il piano regionale di bonifica (PRB), così come previsto dall'art. 251 del D.Lgs. 152/2006, contiene il censimento e l'anagrafe dei siti sottoposti alla procedura di bonifica. Con Delibera di G.R. n. 129 del 27/05/2013;(BURC n. 30 del 05/06/2013) è stato pubblicato il Piano Regionale di Bonifica redatto ai sensi del D.Lgs. 152/06 e successivamente aggiornato con le seguenti delibere:

Molti dei siti presenti nel Piano Regionale di Bonifica sono stati inseriti in quanto censiti nelle sub perimetrazioni dei Siti di interesse nazionale (SIN), individuati secondo i criteri di cui all'art. 252 del D.Lgs. 152/06. A seguito dell'entrata in vigore del D.M. 11/01/2013, che ha comportato l’esclusione dall'elenco dei SIN del Litorale Domitio Flegreo ed Agro Aversano, del Bacino Idrografico del Fiume Sarno, delle Aree del Litorale Vesuviano e di Pianura, per i suddetti siti è stata stabilita la necessità di attivazione dell’iter di bonifica e pertanto restano inclusi nel database del PRB. I SIN attualmente presenti in regione Campania sono "Napoli Orientale" e "Napoli Bagnoli Coroglio".

 

Piano Regionale di Bonifica - Aggiornamento al 31/12/2024

Con Delibera di Giunta Regionale n. 764 del 27/12/2024 (BURC n.88 del 30/12/2024) sono stati approvati  gli aggiornamenti delle tabelle del Piano regionale di bonifica e delle norme tecniche di attuazione (NTA). I dati riportati, laddove disponibili, sono: codice identificativo, denominazione, ubicazione (Comune e Provincia di appartenenza), tipologia di attività, matrici contaminate, tipologia di contaminanti, iter procedurale, superficie e coordinate (UTM 33N WGS84).

Tabelle PRB

Archivio dei procedimenti conclusi
Nell’archivio dei procedimenti conclusi, contenente 870 siti, confluiscono i siti per i quali i procedimenti avviati relativi ad una qualunque fase dell’iter di bonifica (indagini preliminari, caratterizzazione, messa in sicurezza permanente, bonifica, ecc.) si sono conclusi positivamente.
Tabella 1

Anagrafe
La tabella 2 contiene i siti da bonificare e bonificati pari a n. 343.
Tabella 2
Le tabelle 2d e 2c riportano i siti di tabella 2 per cui è stata effettuata la valutazione comparata del rischio, elencati in ordine decrescente del punteggio calcolato attraverso l’utilizzo di due diversi modelli: il modello VCR di II livello per le discariche e il modello ARGIA per le altre tipologie di sito.
Tabella 2d - ARGIA
Tabella 2c - VCR

Censimento dei Siti Potenzialmente Contaminati Locali (CSPC locali)
La tabella 3 include n. 128 siti che non sono ricompresi nei siti di interesse nazionale e per i quali è stato già accertato il superamento delle CSC, di cui all'allegato 5 al titolo V della parte IV del D.Lgs. 152/2006.
Tabella 3

Censimento dei Siti Potenzialmente Contaminati nei Siti di Interesse Nazionale (CSPC SIN)
Nel CSPC SIN sono stati inclusi i siti potenzialmente contaminati e i siti per cui non è stato ancora attivato l’iter di bonifica, censiti nei Siti di Interesse Nazionale. Il Database del CSPC SIN contiene n. 406 siti di cui n. 405 ricompresi in "Napoli Orientale" ed 1 solo sito in "Bagnoli Coroglio".
Tabella 4.1 CSPC SIN Napoli Orientale;
Tabella 4.2 CSPC SIN Bagnoli Coroglio.

Censimento dei Siti Potenzialmente Contaminati negli ex Siti di Interesse Nazionale (CSPC ex SIN)
Il CSPC ex SIN contiene l'elenco dei siti potenzialmente contaminati e dei siti per i quali devono essere ancora avviate le procedure di bonifica, ricadenti nel perimetro degli ex SIN, la cui competenza è stata trasferita alla Regione Campania con DM 11 gennaio 2013. In particolare, per ciascuno degli ex SIN risultano i seguenti siti:

   Ex Sito d'Interesse Nazionale

Numero siti censiti

Litorale Domitio Flegreo ed Agro Aversano

1751

Aree del Litorale Vesuviano

326

Bacino Idrografico del fiume Sarno

548

Pianura

5

Napoli-Bagnoli-Coroglio (riperimetrato)

21

 

Tabella 4 Bis 1 CSPC Ex SIN Litorale Domitio Flegreo ed Agro Aversano;
Tabella 4 Bis 2 CSPC Ex SIN Aree del Litorale Vesuviano;
Tabella 4 Bis 3 CSPC Ex SIN Bacino idrografico del Fiume Sarno;
Tabella 4 Bis 4 CSPC Ex SIN Pianura;
Tabella 4 Bis 5 CSPC Ex SIN Bagnoli-Coroglio;

Censimento dei Siti in Attesa di Indagini (CSAI):
Nel Censimento dei siti in attesa di indagine rientrano n. 462 siti già individuati come "siti potenzialmente inquinati" nel PRB 2005 per i quali il Comune territorialmente competente ha l'obbligo di svolgere le verifiche in ordine alla necessità di procedere all'esecuzione di indagini preliminari;
Tabella 5 CSAI

Terreni agricoli - classe D Terra dei Fuochi (Legge n. 6/2014)
I terreni agricoli riportati nella Tabella 6 del PRB corrispondono a quelli classificati come “D” nelle tabelle pubblicate sulla GU a cura del Gruppo di lavoro della Terra dei fuochi e non possono essere utilizzati per la produzione agroalimentare o silvo-pastorale

Un approfondimento sull’argomento è presente all’indirizzo:
https://www.arpacampania.it/web/guest/terra-dei-fuochi.

In questa sezione sono raccolte le principali norme comunitarie, nazionali e regionali in materia di siti contaminati.

Normativa Comunitaria

Il problema della gestione dei siti contaminati non è disciplinato a livello comunitario da specifiche normative.

Possibili riferimenti indiretti sono rappresentati da:

Direttiva 96/61/CE del Consiglio, del 24 settembre 1996 avente per oggetto la prevenzione e la riduzione integrate dell'inquinamento;

Direttiva 2000/60/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2000, che istituisce un quadro per la protezione delle acque superficiali interne, delle acque di transizione, delle acque costiere e sotterranee;

Direttiva 2004/35/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 21 aprile 2004, che istituisce un quadro per la responsabilità ambientale, basato sul principio «chi inquina paga», per la prevenzione e la riparazione del danno ambientale.

Direttiva 2008/98/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 19 novembre 2008, stabilisce misure volte a proteggere l'ambiente e la salute umana prevenendo o riducendo gli impatti negativi della  produzione e della gestione dei rifiuti, riducendo gli impatti complessivi dell'uso delle risorse e migliorandone l'efficacia.

Normativa Nazionale

D.Lgs. 152/06: "Norme in materia ambientale" abrogativo sia del D. Lgs.22/97, sia del D.M. 471/99. Nell'articolato della Parte IV Titolo V e nei relativi allegati tecnici viene disciplinata la gestione dei siti contaminati tramite la definizione delle competenze, delle procedure, dei criteri e delle modalità per lo svolgimento delle operazioni necessarie per l'eliminazione delle sorgenti di inquinamento e comunque per la riduzione delle concentrazioni di sostanze inquinanti, in armonia con i principi e le norme comunitarie, con particolare riferimento al principio "chi inquina paga". Restano esclusi dal campo di applicazione del Titolo V del D.Lgs. 152/06 l'abbandono di rifiuti, analogamente a quanto già previsto dal D.M. 471/99, e gli interventi di bonifica e ripristino ambientale per le aree caratterizzate da inquinamento diffuso, la cui disciplina è demandata alle Regioni con appositi piani, fatte salve le competenze e le procedure previste per i siti di interesse nazionale.

D.Lgs. 4/2008: "Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale", in cui viene disciplinato il tema dei «Siti di preminente interesse pubblico per la riconversione industriale» e vengono integrati i «Criteri generali per l'analisi di rischio sanitario ambientale sito-specifica»;

Il Decreto Ministeriale 11 gennaio 2013 "Approvazione dell'elenco dei siti che non soddisfano i requisiti di cui ai commi 2 e 2bis dell'art. 252 del D.lgs.152/06 e che non sono più ricompresi tra i siti di bonifica di Interesse Nazionale", con il quale sono stati esclusi dall'elenco dei SIN il Litorale Domitio Flegreo ed Agro Aversano, le Aree del Litorale Vesuviano, il Bacino Idrografico del Fiume Sarno e Pianura.

Normativa Regionale

Legge Regionale n.4 del 28 Marzo 2007 e s.m.i: "Norme in materia di gestione, trasformazione, riutilizzo dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati"  integrata e modificata dalla Legge Regionale n. 4 del 2008